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Talenti… da salvare

By 20 Novembre 2007Gennaio 29th, 2012No Comments

 Talenti da… salvare a Capo d’Orlando
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Ribadire il valore della per la bellezza e l’attenzione al presente nelle sue varie forme espressive sono la premessa per valorizzare e tutelare i beni culturali “storici”.

Per queste ragioni, Talenti da…salvare, è stata inserita a pieno titolo in “SalvalarteSicilia”, la campagna di Legambiente che ha l’obiettivo di dare maggiore risalto, valorizzazione ed anche recuperare, per renderlo fruibile, il patrimonio artistico, architettonico e naturalistico considerato “minore”.

La mostra vuole anche ricordare le difficoltà, per l’artista, di esercitare il suo ruolo in realtà dove gli spazi culturali mancano, diminuiscono o scompaiono per fare posto a realtà più coerenti con l’idea di una società consumistica.

A dimostrare questo principio, la mostra non si ripete mai nello stesso luogo, ma va a ricercare nei Nebrodi quei territori e quelle sedi che rappresentano, per i fini del progetto, un’alta simbolicità e una capacità testimoniale più forte che altrove.

Per questa ragione, dopo la Fondazione Villa Piccolo di Calanovella (Capo d’Orlando, 2005) e la Chiesa S. Maria dei Poveri (S. Marco d’Alunzio, 2006), la mostra è approdata a Capo d’Orlando, già protagonista negli anni cinquanta di un ricco fermento culturale, ed ospitata nei “sotterranei” della Fondazione Musarra Onlus.

Frutto di un’attenta selezione, “Talenti da… salvare” ha ricercato nei lavori presentati il rapporto fra senso di appartenenza e di emancipazione e la capacità di relazione che possono esprimere artisti di diversa età, formazione e provenienza.

Fra i dodici artisti in mostra, sono da ricordare il torinese Carlo Maria Maggia che da qualche anno propone originali installazioni e performance legate al mondo naturale; Gianfranco Pulitano, che si sta facendo conoscere con opere che giocano molto sul gusto della citazione colta (in tal senso, esemplari i lavori su Maurizio Cattelan); ama la citazione anche l’aretina Meri Ciuchi attraverso interpretazioni polite quanto inquietanti; sui fronti opposti, Daniela D’Andrea e Gianluca Gugliotta, la prima interessata alle suggestioni del mondo virtuale, ricostruito pazientemente pixel dopo pixel, l’altro ad un iper-realismo barocco, rappresentato attraverso l’uso sapiente dei pennelli.

Si tratta di lavori molto diversi fra loro, alcuni di denuncia, altri di pura estetica, alcuni legati a un’idea tradizionale dell’arte, altri attenti alle nuove sollecitazioni. In tal senso, sono tutti esemplari di un certo modo d’intendere oggi l’arte: liberamente, anche “contro” il mercato e il gusto comune, e per questo detto “underground”. La mostra è visitabile su appuntamento (per informazioni: Tel. 0941 911472 – 3295930959)

Servizio di A.M. su Mostra Talenti da.. salvare a Capo d’Orlando

Catalogo in pdf della mostra

Credits: www.ulissenews.org

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